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Sussidio estivo Nexus - estate ragazzi grest 2025

La Figura di riferimento e Il Percorso Di Preghiera 2025

Sussidio estivo 2024 Nexus

SAN PAOLO, LA GIOIA CHE CAMBIA LO SGUARDO SUL MONDO

La figura di riferimento e il percorso di preghiera


La figura biblica di riferimento in #Nexus2025 è S. Paolo, conosciuto inizialmente con il nome di Saulo. A grandi linee, quasi tutti sanno qualcosa della sua storia, forse soprattutto per l’episodio della sua conversione sulla via di Damasco, dove come folgorato da un lampo, cade da cavallo e comprende in un solo istante che le promesse di cui gli ebrei erano destinatari si sono adesso avverate e compiute in Gesù di Nazaret. Ma cosa c’entra S. Paolo con la gioia? Se mettiamo in fila i versetti delle sue Lettere raccolte nel Nuovo Testamento, i vocaboli gioia e letizia, insieme ai verbi gioire e rallegrarsi, compaiono più di cento volte. «Siate sempre lieti, ve lo ripeto, siate lieti», scrive ai cristiani dei Filippi. Ma perché quest’uomo parla così spesso di gioia? Qual è il segreto della sua felicità? Paolo si considera il più felice e più ricco di tutti perché ha incontrato Gesù Cristo e la conoscenza di Lui la stima al punto che tutto il resto lo considera come secondario e meno importante. Per lui la conoscenza di Gesù e la sua grazia valgono più di tutto il resto, perché solo queste fanno l’uomo pienamente gioioso. Non sorprende di trovare nella sua storia il binomio “raggiungimento della gioia piena-conversione”. I vangeli parlano spesso di gioia e di felicità proprio come frutto della conversione; S. Paolo racconta che nessuno potrà mai separarlo dall’amore che adesso ha incontrato. Ecco come lo scrive, anzi lo grida, nella lettera indirizzata da Corinto ai Romani, fra gli anni 57 e 58:

Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? […] Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? […] Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Lettera ai Romani 8, 32-39).

Paolo è felice. Non gli bastano le parole per esprimerlo.

Egli vede le cose in un altro modo e quasi da un altro mondo. È l’esperienza di un innamoramento. L’amore dei legami autentici, la carità e il servizio al prossimo colora in positivo tutto ciò che si realizza, ogni attimo del proprio tempo, ogni respiro della propria vita… Anche quando si soffre, se si ama, si può essere colmi di gioia: «Sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi” scrive ancora S. Paolo.

Avendo sperimentato la gioia dell’incontro con Cristo, S. Paolo esorta alla gioia tutti i cristiani: egli non comprende come si possa seguire Gesù di Nazaret e non essere sempre nella gioia.

Questo suo atteggiamento lo ha reso inevitabilmente un pellegrino di speranza nei suoi numerosi viaggi!

 
Lunedì 31 Marzo 2025
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