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Progetto formativo sussidio estivo grest estate ragazzi 2021 | |
Il progetto formativo di Kairos Per la strutturazione di un itinerario educativo che si proponga di far riflettere sul tema del “tempo”, si è preso spunto dalle quattro fasi suggerite dalla metodologia di Design-for-change (https://ioposso.fidae.it/design-for-change/): sentire, immaginare, agire, condividere. Questa metodologia consente di responsabilizzare i bambini e ragazzi nella trasformazione e nel miglioramento delle persone e dei loro contesti di vita. A partire dalla identificazione di un problema, essi sono sollecitati a creare con gli altri una soluzione, sollecitando le quattro competenze basilari (le quattro “C”): Pensiero critico, Creatività, Collaborazione, Comunicazione. La finalità del Sussidio di Oragiovane può essere così sintetizzata: riscoprire con uno sguardo nuovo la dimensione e il valore del tempo, Le quattro tappe previste sono state pensate come un itinerario che permetta a bambini, ragazzi e adolescenti (e dunque anche alle loro comunità di appartenenza) di perseguire tale finalità. Si tratta ovviamente di una proposta con cui ogni comunità e ogni educatore potrà confrontarsi e che chiede poi di essere mediata e adattata per i gruppi di bambini e ragazzi che si incontreranno. Per ogni tappa (Sentire, Immaginare, Costruire, Condividere) viene riportata una specifica finalità. Inoltre, per ciascuna delle 4 tappe, vengono indicate le 4 parole che “svolgono” la singola tappa (si ottengono così le 16 “giornate” dell’itinerario). 1. Sentire E’ il momento dell’ “ascolto”. Il tempo è… la condizione dell’uomo nel mondo. E’ una condizione che incontra mille limiti che indicano la fragilità e la contingenza dell’esistenza, una non calcolabilità… E d’altra parte la nostra vita accade “nel” tempo… e nel tempo si succedono cronologicamente i fatti che cambiano e segnano la vita. Si tratta di allenarsi a guardare o, meglio, a vedere e sentire, a scrutare con molta attenzione per discernere i ”segni dei tempi” (”Semina Verbi”) per cogliere segnali, domande e appelli che richiedono presenza e azione. E’ il momento di “sentire” - attivando non solo l’udito ma tutti i sensi - cosa accade attorno noi e in noi; è il momento di mettersi alla ricerca della sfida che ci attende. In questa prima tappa, si potrà prestare maggiore attenzione alla fase di vita dell’infanzia (il primo “tempo” della vita): i bambini sono coloro che “sentono” in modo eccezionale, aperti e disponibili a conoscere e ricevere tutto ciò che li circonda. Finalità: Favorire l'ascolto e la riflessione sui differenti modi di vivere il tempo (nostri e degli altri), e dunque sui vari "tipi" di tempo, a partire dalle emozioni e dalle domande che suscitano. Titolo e Obiettivo delle “giornate”
E’ il momento della creatività. Nel tempo, cioè nella condizione di fragilità che ci caratterizza, cogliere i segni significa intravedere spazi di movimento e azione, opportunità per immaginare, occasioni per sognare, condizioni per essere creativi (creatività è, nell’oggi, stupore, concentrazione, apertura/attenzione al futuro ma anche accettazione dei conflitti…). Tutti gli esseri umani sono dotati di memoria e di capacità progettuale. Si tratta di facoltà che allargano gli orizzonti e riempiono di passato e di futuro ogni istante: ogni tempo presente è il risultato del tempo che l’ha preceduto e la condizione che determina ciò che segue. In ogni presente si sperimenta non solo l’inevitabilità di una situazione e la soddisfazione per un percorso fatto, ma anche la vertigine per la possibilità e la capacità di aprire un nuovo futuro. Immaginare significa progettare futuro, cercare situazioni alternative che migliorino la vita dei singoli e delle comunità, cioè che esprimano la pienezza di vita a cui tutti tendiamo. In questa seconda tappa, si potrà fare attenzione alla fase di vita dell’adolescenza e della giovinezza, nella quale il sogno e l’immaginazione sono l’energia che motiva all’azione e che può generare cambiamento. Finalità: Attivare fantasia e creatività per immaginare insieme nuove modalità di dare pienezza ai diversi "tempi" che viviamo. Titolo e Obiettivo delle “giornate”
3. Costruire E’ il momento dell’azione. Se guardiamo alla vita nel suo complesso, dovremmo riconoscere che il tempo che abbiamo a disposizione è uno spazio di libertà... in cui giocarsi con coraggio e responsabilità. La capacità di immaginare/creare/desiderare apre spazi di azione nei quali si può costruire il futuro, collaborando con gli altri nel rispetto dei loro tempi. La azioni delle persone - da attuare nell’oggi, perché oggi e il “tempo opportuno” (kairos nella Bibbia) - possono trovare soluzioni condivise inedite e aprire a tempi nuovi (“cieli nuovi e terra nuova” nella prospettiva biblica, Apocalisse 21,1). In questa terza tappa si può invitare a riflettere sulla fase della vita adulta, nella quale ci si impegna a “mettere le gambe ai sogni”, cioè a dare concretezza nella risposta ai problemi sentiti e alle soluzioni immaginate. Finalità: Attivare fin da subito processi nuovi per sperimentare "tempi" pienamente vissuti. Titolo e Obiettivo delle “giornate”
4. Condividere E’ il momento di comunicare. E’ importante ritagliare tempi per raccontare e condividere esempi di cambiamento, di concreti processi di miglioramento. La condivisione dei “segni dei tempi” colti, dell’immaginazione e della creatività attivate e delle azioni costruttive messe in opera, è “contagiante”, stimola imitazione e nuova fantasia, apre ulteriori possibilità di vita per tutti (“io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”, Gv 10,10). Non siamo soli nello spazio di libertà del tempo. Oltre il “mio” o il “tuo” tempo c’è forse, soprattutto, il “nostro” tempo. Noi siamo liberi “con” gli altri (non “nonostante” gli altri). E non si tratta di una condizione di cui rallegrarsi o a cui rassegnarsi a seconda delle persone che incontriamo; si tratta piuttosto di una presa di coscienza fondamentale: noi siamo... il tempo che ci è stato dedicato. Siamo soprattutto il frutto del tempo che qualcuno ci ha donato e ha condiviso con noi. E allora, a nostra volta, siamo anche il frutto del nostro modo di impiegare il tempo. In questa quarta tappa, si può prestare maggiore attenzione alla fase di vita dell’anzianità, nella quale la ricchezza dell’esperienza e della saggezza acquisita può diventare dono per tutti. Finalità: Attivarsi per comunicare agli altri quanto sperimentato: in ogni giornata c'è un un "tempo di grazia", di "vita piena" da ricevere e da donare. Titolo e Obiettivo delle “giornate”
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